Imparare la lingua vietnamita: perché non è difficile per gli italiani

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Sapevi che la lingua vietnamita ha molte parole simili all’italiano?
Si tratta di parole entrate nel lessico vietnamita a partire dal periodo coloniale francese. Oltre a ciò, molti altri aspetti ti faranno venir voglia di studiarla. Ecco quali.

Il lessico e l’alfabeto vietnamita

Uno degli aspetti relativamente semplici della lingua vietnamita è il lessico.

La maggior parte del vocabolario usato da questo popolo risulta infatti molto descrittivo e, poiché i termini sono spesso formati dalla combinazione logica di due parole, puoi arrivare a comprenderne il significato con un semplice ragionamento.

Per esempio, l’aereo è chiamato “macchina volante”, la bicicletta è un “veicolo a pedali”, dicembre è il “dodicesimo mese”, la zebra è un “cavallo a strisce” ecc.

Inoltre, il caso vuole che molte parole siano simili in vietnamita e in italiano, grazie al fatto che sono entrate nel lessico vietnamita a seguito dell’influenza francese nel periodo del colonialismo.

Ad esempio, bistecca si dice “bít-tết”, sapone “xà bông”, valigia “va li”, film “phim”, bus “buýt”, caffè “cà phê” e auto “ô tô”.   

Infine, un’altra facilità per gli italiani è rappresentata dall’attuale sistema di scrittura vietnamita, chiamato Quốc Ngữ e basato sull’alfabeto latino.

Altri aspetti facili del vietnamita per un italiano

I generi

Nel caso dell’italiano e di altre lingue europee, il genere di un sostantivo si può formare in modo irregolare o illogico (ad esempio: in italiano il pirata o il poeta è maschile, anche se terminano in “a”, desinenza solitamente usate per il femminile).

Al contrario, In vietnamita non esistono i generi grammaticali così come li conosciamo noi, e cioè divisi in maschile e femminile.

La facilità sta quindi nel fatto che puoi memorizzare una parola così com’è, senza ulteriori regole ed eccezioni da ricordare.

I sostantivi

In italiano esiste il concetto di singolare e plurale dei nomi, complicato dal fatto che tutti gli articoli e gli aggettivi ad essi associati cambiano la desinenza a seconda della quantità e se sono maschili o femminili.

Il bello del vietnamita, invece, è che le parole restano uguali sia se intese al singolare, sia se al plurale.

Per fare un esempio, per dire casa o case si utilizza la stessa parola “nhà”, che per essere più specifici viene accompagnata da particelle che indicano quantità: “một nhà” significa una casa; “nhũng nhà” alcune case; “các nhà” tutte le case.

I verbi

Passando all’aspetto dei verbi, in vietnamita non esiste il concetto della coniugazione dei tempi verbali.

Ciò significa che il verbo risulta inalterato a prescindere dal soggetto che lo precede e dal tempo verbale che si vuole comunicare.

Per formare una frase, basta quindi prendere un verbo (ad esempio học, studiare) e mettergli davanti il pronome personale soggetto (tôi significa io) più una particella che indica il tempo verbale.

In particolare, đã si usa per azioni passate; mới per azioni del passato recente; đang per azioni che si svolgono nell’esatto momento in cui si parla; sắp per azioni che si stanno per svolgere nell’immediato futuro; sẽ per azioni future.

Quindi, per fare degli esempi, ecco alcune frasi che spiegano meglio quanto appena detto.

Tôi đã học: io ho studiato

Tôi mới học: io ho appena studiato

Tôi đang học: io sto studiando

Tôi sắp học: io sto per studiare

Tôi sẽ học: io studierò

Hai delle domande o delle curiosità sul vietnamita?

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